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Il lato B dell’Europa

Redazione

20.02.2013 ( Aggiornata il 20.02.2013 15:34 )

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Se domenica la favola del Bradford City nella Coppa di Lega inglese terminerà con il lieto fine, la prossima stagione ai blocchi di partenza dell’Europa League troveremo un club di quarta divisione. Un caso raro, ma non unico. I casi di squadre appartenenti a divisioni inferiori presentatesi sul palcoscenico europeo sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Ecco un piccolo compendio delle avventure più significative. Atalanta (Coppa delle Coppe 1987/88). L’indimenticabile cavalcata della Dea, fermata in semifinale solo dal Mechelen dello strepitoso Preud’Homme. Prima erano i caduti i gallesi del Merthyr Tydfil, i greci dell’OFI Creta e i portoghesi dello Sporting Lisbona. Eguagliato il Cardiff City 1967/68 come miglior performance europea di sempre di un club di B. Un undici titolare tar culto e nostalgia: Piotti, Progna, Osti, Pasciullo, Gentile, Bonacina, Stromberg, Fortunato, Nicolini, Cantarutti, Garlini. Merthyr Tydfil (Coppa delle Coppe 1987/88). Proprio i gallesi sconfitti dall’Atalanta detengono il primato della categoria più bassa mai rappresentata in Europa: la settima divisione, equivalente alla nostra Promozione. I Martyrs (oggi scomparsi) in trasferta a Bergamo militavano infatti nella Southern League Division One Midland. Olympique Marsiglia (Coppa Uefa 1994/95). La Francia detiene il primato del maggior numero di club di B qualificati in Europa: ben 9, tre in Coppa Coppe e 6 in Uefa. In quest’ultima competizione ha aperto le danze il Marsiglia di Bernard Tapie, retrocesso d’ufficio dopo lo scandalo Valenciennes (incontro truccato). Un’avventura chiusa al secondo turno per mano del Sion. Ipswich Town (Coppa Uefa 2002/03). Manager dell’anno nel 2001 dopo aver condotto l’Ipswich neopromosso a un sensazionale quinto posto in Premier League, lo scozzese George Burley è costretto a vedere il proprio club crollare sotto il peso dei debiti. In Uefa ci arriva, nonostante la retrocessione, grazie alla classifica Fair-Play. Supera due turni – primo club di B in Uefa a riuscirci - prima di arrendersi ai rigori allo Slovan Liberec. Alemannia Aachen (Coppa Uefa 2004/05). Arrivano fino alla fase a eliminazione diretta i “Kartoffelkäfer” (insetti delle patate), battendo nel girone (a cinque) Lille e AEK Atene, pareggiando con lo Zenit e perdendo solo con il Valencia. Troppo duro invece l’Az Alkmaar di Co Adriaanse. In quella stagione altri sette club di B partecipano alla coppa Uefa: Buducnost, Östers IF Växjö, Vaduz, Wil, Châteauroux, Millwall e Terek Groznyi. Un primato difficilmente battibile. Losanna (Coppa Uefa 2010/11). Nel nuovo format della Coppa Uefa gli svizzeri superano tre turni preliminari, compiendo l’impresa nell’ultimo eliminando ai rigori il Lokomotiv Mosca. Poi nel girone un solo punto (3-3 contro lo Sparta Praga) in 6 partite. In totale sono 12 i match disputati dagli elvetici. Leixões (Coppa Uefa 2002/03). Primo caso di squadra di C in Uefa, i portoghesi esordiscono con un 2-1 casalingo al PAOK Salonicco prima di crollare in Grecia e salutare la competizione. Dopo di loro arriveranno il FBK Kaunas nel 2009/10 e il USV Eschen/Mauren (club del Lichtesntein ma militante nella terza divisione svizzera) nel 2012/13. Lugano (Coppa Uefa 2002/03). La Svizzera è l’unico paese ad aver avuto per tre volte due squadre di B contemporaneamente iscritte alla Coppa Uefa. C’è però il trucco: nel vicino Lichtenstein non disputa il campionato ma solo la coppa nazionale (che regala un posto in Europa), e le squadre del Principato sono iscritte al campionato svizzero. Ecco quindi il Vaduz affiancare, quale compagine di B, il Lugano nel 2002/03, il Wil nel 2004/05 e il Losanna nel 2010/11. Hødd. La compagine norvegese è l’ultima arrivata nella compagnia, essendo la detentrice della coppa nazionale. A dispetto di un campionato di B poco brillante chiuso al 12esimo posto dopo aver flirtato con la retrocessione fino alle ultime giornate, l’Hødd ha ribaltato tutti i pronostici nella finale di coppa sconfiggendo il Tromsø ai rigori. Un posto nella prossima Europa League è loro. Inclusa la vecchia Coppa Uefa, sono il 29esimo club di B (o di categorie inferiori) a vivere un’avventura europea.

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