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Serie B - Il punto

Redazione

17.01.2012 ( Aggiornata il 17.01.2012 11:10 )

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Brodino caldo per il Torino rivisto e corretto sotto il profilo tattico, in attesa che il mercato porti quegli esterni (nel mirino, fra gli altri, Carrozza, Semioli, Fabbrini) dai quali il gioco di Ventura non può prescindere e nella speranza che "Pisolo" Bianchi (non segna dal 15 ottobre) si dia una svegliata. Applausi al Sassuolo di Pea cui rende omaggio (un sms preso inizialmente per uno scherzo) perfino il vecchio maestro Mourinho: decisivo il solito Sansone (partito dalla panchina), ma è tutta l'orchestra neroverde a non steccare una nota. Gli innesti di Missiroli e Gazzola alzano di una spanna abbondante la qualità del gruppo. Se non parte Magnanelli (verso il Bologna di Pioli che lo ha allenato proprio a Sassuolo nella stagione 2009-2010), sarà protagonista fino alla fine. Ma è del Pescara di Zeman l'acuto di giornata. Manda ko il Verona imbattuto da 11 giornate (9 vittorie e 2 pareggi) con il solito arrembaggio capace di esaltare le qualità di Ciro Immobile e di Kone (nella foto il suo gol). Conosce un solo copione, il Pescara, ma lo recita a memoria, in scioltezza, con irriverente autorità. Resta il dubbio della tenuta alla distanza. Però, come dimostra anche il sondaggio che trovate nel nostro sito (votate!), i tifosi credono addirittura nella promozione diretta. Un segnale forte. Colpo Samp a Padova. Detto che la squadra di Iachini può solo migliorare (difficile, anche mettendoci dell'impegno, ripetere un girone d'andata tanto sciagurato soprattutto nell'atteggiamento), resta la sorpresa per lo sbarco di Luca Baraldi a Padova. «Arriva per aiutarci a mettere a posto un bel po' di cose» ha detto il presidente Cestaro. Singolare che per riordinare si pensi a una persona che nel recente passato ha più disfatto che fatto. Rileggere nel merito la commedia dell'assurdo scaturita dalle vicende del Bologna Calcio. Palcoscenico su cui Baraldi non si è esibito in modo memorabile. Sussurri e grida dal fondo della classifica. Il poker del Gubbio ci ha ricordato che, al momento, non esistono vittime predestinate alla retrocessione. Monito di cui farà bene a tener conto l'Empoli. Se tre allenatori (Aglietti, Pillon e Carboni) non sono bastati a dare una forma alla rosa pure di qualità, allora il malato è più grave di quel che si pensi. Ultimo pensiero dedicato al presidente del Grosseto Camilli. Dopo la scoppola rimediata a Gubbio, ha mandato in ritiro la squadra. E se in ritiro andasse lui? La lista di errori su cui meditare è lunga. Gli consiglio l'Eremo di Camadoli. Gianluca Grassi [poll id="37"]

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