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Calcio&Tv, voi a cosa rinunciate?

Redazione

14.03.2011 ( Aggiornata il 14.03.2011 11:07 )

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Ho iniziato venerdì sera, con l’anticipo tra Brescia-Inter. Sabato sera ero di nuovo davanti al video per Cesena-Juventus. Domenica ho pranzato in un quarto d’ora, nell’intervallo di Milan-Bari, poi sono corso da casa al giornale per arrivare puntuale in redazione a vedere Roma-Lazio. Quindi le interviste, i primi highlits delle altre, una sbirciata a Internet e ai campionati esteri, Novantesimo minuto e le ultime da Parma. Ecco: alle 20.45 ero di nuovo davanti al video per la sfida tra il Napoli e gli emiliani, fortemente danneggiati. Della serie che pesce grosso mangia pesce piccolo. Per fortuna, e lo dico senza ironia, questa sera non c’è nessun Monday night di Serie A. In compenso ci aspetta l’Inter domani e il resto di Champions mercoledì. Venerdì sarà di nuovo B, assaggiata anche in questo sabato attraverso un Torino-Livorno a spalti vuoti (e vorrei anche vedere dato ‘sto Torino). Ho da settimane un paio di libri nuovi (A mosca, A mosca di Serena Vitale; Le Mafie nel pallone di Daniele Poto) e non riesco nemmeno ad aprirli. Al massimo, se non crollo dal sonno, sfrutto il tempo che va da mezzanotte alla sveglia per portare i bimbi a scuola. Domanda dal fondo, come scriverebbe Beccantini: e ti lamenti? No, non lo faccio, perché il pallone resta la cosa più bella da guardare. In questa tv, anche l’unica. Ma bisognerà che prima o poi inizi a fare delle scelte. Non è più possibile guardare tutto, inseguire ogni cosa, avere la smania di non perdere nulla. Qualche anno fa, Beniamino Placido disse basta al ruolo di critico tv per Repubblica perché era stufo di sentirsi schiavo del video. Beh, questa sensazione inizio ad avvertirla anch’io. Allora facciamo un gioco: voi a cosa rinunciate e di cosa non potete privarvi?

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