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Il labiale di Rivera

Il 'Ma è finita la partita' pronunciato da Francesco Totti a Genova, quando Ranieri gli ha fatto cenno di entrare a per giocare solo i minuti di recupero, ha in automatico riportato alla mente i 6' minuti di Rivera nella finale del Mondiale messicano del 1970...

Redazione

09.01.2011 ( Aggiornata il 09.01.2011 18:09 )

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Il 'Ma è finita la partita' pronunciato da Francesco Totti a Genova, quando Ranieri gli ha fatto cenno di entrare a per giocare solo i minuti di recupero contro la Sampdoria, ha in automatico riportato alla mente i 6' minuti di Rivera nella finale del Mondiale messicano del 1970: con Valcareggi che lo buttò in campo solo quando la disfatta con il Brasile di Pelé si era già materializzata. Insomma, i 4' di Totti hanno avuto rispetto ai 6' di Rivera qualche telecamera in più e qualche microfono per interpretare il labiale in meno, ma le sensazioni sono sempre quelle: incredulità, delusione, umiliazione. Per chi ama la storia, da ricordare un Beppe Signori rabbioso contro Eriksson che l'aveva fatto scaldare un tempo intero, senza poi farlo entrare, nel corso di un Rapid Vienna-Lazio di Coppa Uefa. Per chi preferisce l'attualità c'è il Ronaldinho del 27 novembre scorso, entrato all'89' di Sampdoria-Milan in mezzo alla sorpresa generale (soprattutto la sua): lì il rapporto con Allegri è finito ed il distacco dal Milan diventato ufficioso. Per quanto riguarda Ranieri, anche da allenatore della Juventus si esibì in un cambio-beffa. Era il 2008 e fece entrare all'87' Amauri (che era un Amauri ben più forte di quello di oggi) al posto di Del Piero durante un Chievo-Juve, umiliando l'italo-brasiliano di fronte al suo vecchio pubblico. Facile fare la morale ai calciatori, ma a volte certe entrate in campo (ancora più delle sostituzioni) suonano come delle beffe.

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