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Federer e l'età di Rosewall

Redazione

04.01.2017 ( Aggiornata il 04.01.2017 09:24 )

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Al suo rientro agonistico, diciamo semi-agonistico, a Perth per la Hopman Cup, Roger Federer ha trascinato migliaia di persone (in un caso 8.000) ad assistere ai suoi allenamenti, centinaia di migliaia se si calcola chi ha guardato quattro palleggi (!) in streaming. Poi la vittoria sull'inglese Daniel Evans, già dominato a Wimbledon, è stata quasi una formalità. Basterebbe questo per sottolineare che l'attuale numero 16 del mondo (da 15 anni non era così in basso, ma del resto mai era stato costretto a fermarsi per sei mesi) è in realtà sempre il primo nelle preferenze degli appassionati di tennis, a prescindere dalla nazionalità: è infatti l'unico caso (non era così nemmeno con Borg, altro campione trasversale) a memoria d'uomo in cui il pubblico di casa, in Coppa Davis, non abbia tifato contro. Ma al di là delle prestazioni di Perth, la domanda è una sola: Federer ha ancora in canna la vittoria in uno Slam, trovando la condizione e il tabellone giusti? Il prossimo 8 agosto compirà 36 anni e per trovare un vincitore di Slam più  anziano nell'era Open bisogna risalire a Ken Rosewall, che agli Australian Open del 1972 aveva 37 anni e mezzo e nel 1974, a quasi 40 anni, sarebbe arrivato in finale sia a Wimbledon che agli U.S. Open (all'epoca su erba). E compiuti i 30, oltre al grande australiano, a vincere un torneo dello Slam sono riusciti soltanto Laver, Gimeno, Ashe, Connors, Gomez, Sampras, Agassi e Wawrinka. Insomma, nel tennis moderno pare che Federer non abbia chance, anche se negli occhi abbiamo ancora l'emozionante semifinale di Wimbledon con Raonic che rimane la sua uscita ufficiale più recente. Però... però la storia perde quasi sempre contro l'attualità. Con Djokovic in crisi di identità, Nadal in ricostruzione, Raonic al quale manca sempre qualcosa, Wawrinka imprevedibile anche se ad altissimo livello, il solo Murray, comunque quasi trentenne, sembra centratissimo e nettamente superiore a un Federer sano in una partita secca. La classifica potrebbe aiutare lo svizzero, mandandolo a Wimbledon (il suo unico vero obbiettivo) in una parte di tabellone buona, anche se potrebbe valere anche il contrario (tipo incontrare Murray negli ottavi di finale), ma queste al momento sono congetture che dovranno trovare una base nei primi mesi di stagione. Lui non può fare a meno del tennis, come sembra abbastanza chiaro, al punto di avere già annunciato la sua intenzione in un futuro lontano ("Due o tre anni", ha spiegato) di giocare nel senior tour, ma il tennis non può fare a meno di lui anche se un giorno, come è stato per Rosewall, Borg, McEnroe, Edberg, eccetera, ce ne dovremo fare una ragione.

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