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Europei di Amsterdam, Tamberi e le speranze azzurre

Europei di Amsterdam, Tamberi e le speranze azzurre

Redazione

06.07.2016 ( Aggiornata il 06.07.2016 11:00 )

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La lotta al doping sta aprendo nuovi scenari per l'atletica del nostro continente, che ad Amsterdam, nello stadio olimpico che ospitò i Giochi del 1928, da oggi a domenica verificherà il suo stato di salute ai Campionati Europei. Certo, la Russia e tutto il resto, ma la sensazione di tutti gli addetti ai lavori è che il cambio di passo imposto da Coe alla fine ridimensionerà soprattutto paesi come Giamaica e Kenya (qualcosa già si è capito ai rispettivi Trials...), in attesa di farlo con gli Stati Uniti. Inevitabilmente i più forti gareggeranno in prospettiva olimpica, visto che fra un mese a Rio si comincia (forse), ma questo non toglie che per molti una medaglia europea possa valere una carriera. Vediamo quindi quali sono le realistiche prospettive della spedizione italiana, 75 atleti, che già alla prima giornata potrebbe regalare gioie: nei 10.000, specialità purtroppo ammazzata dalle corse su strada, Veronica Inglese ha il terzo tempo fra le iscritte e domenica correrà con ambizioni anche la mezza maratona. Nel salto in alto doverosa la fiducia nei confronti del campione del mondo indoor Gianmarco Tamberi, nostro portabandiera, apparso in grande forma anche agli Assoluti di Rieti (2,36) mentre Alessia Trost dovrebbe finalmente battere un colpo in una grande manifestazione e la Rossit far vedere la sua reale dimensione. Segnali molto positivi dalla velocità, con l'esplosione del giovane Desalu nei 200 e del giovanissimo Tortu nei 100: abbiamo una 4 per 100 (con Manenti e uno fra Galbieri e Ferraro) finalmente con prospettive di lungo periodo e non è reato sognare un bronzo, mentre Desalu ha in canna tranquillamente la finale nella gara individuale. Possono pensare relativamente in grande anche Marcell Jacobs nel lungo e Matteo Galvan nei 400, mentre pur avendo perso qualcosa sembra motivata la Grenot nei 400 dove è campionessa uscente. Ottime aspettative per Meucci e Pertile nella mezza maschile, curiosità per le condizioni della Straneo e della Bertone in quella femminile, in generale una ventata di aria fresca: molti più giovani del solito e meno vittimismo preventivo. Saranno gli Europei di Dafne Schippers, in ogni caso, ma la vituperata Italia potrebbe tornare a casa anche con cinque o sei medaglie e dimenticarsi finalmente di Schwazer.

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