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L'ora di Jacobs e Tamberi© LAPRESSE

L'ora di Jacobs e Tamberi

Nella prima giornata dei Mondiali di atletica di Eugene subito in gara le due punte dell'Italia, entrambe in condizioni ben diverse rispetto a Tokyo. Occhio anche alla Fantini, alla Bruni e ai marciatori nelle due 20km...

Stefano Olivari

15.07.2022 ( Aggiornata il 15.07.2022 09:29 )

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Per dieci giorni i Mondiali di atletica di Eugene saranno l’evento sportivo del pianeta: quasi 2000 atleti di 192 nazioni lotteranno in 49 gare, e fra queste nazioni l’osservata speciale sarà l’Italia. I cinque ori delle Olimpiadi di Tokyo rimarranno ineguagliabili, forse anche inavvicinabili, ma questo non toglie che le zero medaglie d’oro delle ultime 8 edizioni dei Mondiali (Helsinki 2005, Osaka 2007, Berlino 2009, Daegu 2011, Mosca 2013, Pechino 2015, Londra 2017 e Doha 2019) sarebbero una delusione, quando fino a poco tempo fa invece sembravano fotografare lo stato di salute dell’atletica azzurra. Di certo i velocisti e Tamberi si sono avvicinati a questo appuntamento in maniera ben diversa rispetto a Tokyo, mentre qualche speranza in più c’è per i marciatori. Ma andiamo con ordine, districandoci fra le tante gare e gli orari che di certo non porteranno decine di milioni di italiani davanti al televisore, anche se fra Rai e Sky al mattino si potrà recuperare tutto.

Ci giochiamo subito Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, oltre ai marciatori delle due 20 chilometri. Venerdì 15 luglio 2022, cioè oggi, alle 19.10 ora italiana il campione olimpico del salto in alto sarà in pedana per le qualificazioni, insieme a Marco Fassinotti: qualificazione fissata a 2 metri e 30 centimetri, cioè il massimo toccato da Tamberi nel 2022. I problemi con il papà-allenatore Marco, dopo Eugene ci sarà il divorzio tecnico definitivo, e con lo stesso Fassinotti scompaiono di fronte al dolore al retto femorale sinistro, parliamo quindi della gamba di stacco. Le condizioni di Tamberi sono precarie, ed anche la concentrazione forse lo è, la qualificazione ed una discreta gara (l’eventuale finale sarà alle 2.45 italiane della notte fra lunedì e martedì) sono obbiettivi già ambiziosi anche se Tamberi ha abituato ai miracoli.

L’ora di Jacobs saranno invece le 3.50 di stanotte, quindi fra venerdì e sabato, per le batterie dei suoi 100. Che quest’anno ha potuto correre poco, arrivando al massimo a 10”04: tempo straordinario per un atleta italiano fino a un paio di stagioni fa, senza andare sui soliti (e fondati) discorsi su scarpe e piste che hanno cambiato gli standard di tutti, ma che nella logica di un Mondiale significa forse non arrivare nemmeno in finale. Il campione olimpico si presenta con il ventisettesimo tempo della stagione, ma nelle grandi manifestazioni la statistica scompare e contano le condizioni del momento: Jacobs asserisce di stare bene, ma Kerley (9”76 ai Trials nella stessa Eugene), Bromell e Coleman fanno ipotizzare un podio tutto americano. Per Jacobs eventuale semifinale alle 3 italiane, nella notte fra sabato e domenica, ed eventuale finale poco dopo, alle 4.50.

Stasera grande attenzione per la marcia, alle 22.10 italiane la 20km femminile e a mezzanotte e 10 minuti quella maschile. Valentina Trapletti può fare una buona figura mentre il campione di Tokyo Massimo Stano è stato dirottato sulla neonata 35 km. Poco prima delle gare di marcia, alle 21.05, vedremo Sara Fantini nelle qualificazioni del martello: una delle carte segrete (relativamente, visto che ha la quarta misura dell’anno) della spedizione azzurra potrebbe essere lei, con una medaglia o un grande piazzamento (eventuale finale domenica alle 20.35). Nella notte (2.20) occhi anche alle qualificazioni nell’asta con la Bruni e a quyelle del peso con Fabbri e Ponzio.

Insomma, iniziamo subito con qualcuna delle nostre punte e con la consapevolezza che nel caso, realistico, non arrivasse nemmeno un oro qualcuno parlerà di delusione. Bisogna ricordare che l’Italia non vince un oro ai Mondiali dal 2003, quando Giuseppe Gibilisco trionfò nell’asta a Parigi e che la sua ultima medaglia maschile risale al 2009, con Giorgio Rubino nella 20 km di marcia. La più recente è quella di Eleonora Giorgi, il bronzo del 2019 nella 50 km di marcia. Ma nello sport conta soltanto il presente. Track and Field News, la più prestigiosa rivista di atletica del mondo, prevede per gli azzurri 4 medaglie: oro di Stano nella 35 km (gara che però è una totale incognita per tutti), ottimistico argento di Tamberi, bronzi per Jacobs nei 100 e per una 4x100 dove nessuno sembra essere al massimo. La certezza è che dopo avere volato torneremo sulla Terra, ma il livello medio dell’atletica italiana è migliorato rispetto a qualche anno fa e dall'ottimo lavoro del direttore tecnico Antonio La Torre si riparte.

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