        La nostalgia ha un grandissimo valore commerciale, perch&eacute; a prescindere dalla nostra et&agrave; attuale c&rsquo;&egrave; stato un tempo in cui tutti siamo stati pi&ugrave; giovani e pieni di entusiasmo. Per questo la notizia del ritorno di Holly e Benji arriva secondo noi con fin troppo ritardo. Il pi&ugrave; popolare cartone animato del mondo, almeno fra quelli incentrati sul calcio, torner&agrave; sugli schermi giapponesi il prossimo aprile e in quelli europei qualche mese dopo. Una gioia per chi ha iniziato a seguirlo nel 1986, quando arriv&ograve; sugli schermi italiani (su Italia 1) con un po&rsquo; di ritardo: la narrazione infatti inizia, come ogni fan ricorda, poco dopo i Mondiali del 1982. Il dibattito &egrave; tuttora aperto invece sulla sua fine, perch&eacute; fra cartone animato (anime, per i puristi), fumetto (manga, sempre per i suddetti puristi), film, dvd e accorpamenti di stagioni diverse era diventato alla fine difficile dire quale fosse il &lsquo;vero&rsquo; Holly e Benji. Tutto era partito dalla creativit&agrave; di Yoichi Takahashi, creatore di Captain Tsubasa (Tsubasa sarebbe il nome giapponese di Holly), che aveva voluto un fumetto sportivo un po&rsquo; diverso rispetto alla solita filosofia giapponese del sacrificio e del dolore, basti pensare agli allenamenti e alle violenze psicologiche che si vedono in &lsquo;Mim&igrave; e la nazionale di pallavolo&rsquo;, fra catene sulle braccia e allenatori sergenti di ferro. Non che in Holly e Benji i problemi e le difficolt&agrave; mancassero, per&ograve; tutto aveva quella leggerezza anni Ottanta che &egrave; rimasta la vera cifra stilistica dell&rsquo;opera anche nel decennio seguente. Se parliamo soltanto del cartone animato, possiamo dire di essere alla quinta serie di Holly e Benjii dopo, citiamo ovviamente i titoli italiani, Holly e Benji, due fuoriclasse, Holly e Benji: sfida al mondo, Che campioni Holly e Benji!!! e Holly e Benjii forever, anche se fra flashback e riproposizioni non c'&egrave; una consecutivit&agrave; perfetta fra gli episodi (ci riferiamo in particolare alla quarta serie, che si pu&ograve; guardare anche senza avere seguito le precedenti). Nel &lsquo;nuovo&rsquo; anime ci saranno tutti i protagonisti pi&ugrave; amati e ci sembra inevitabile. Da Mark Lenders a Benji Price, da Tom Becker a Bruce Harper, ci sono tutti&hellip; ma non da adulti. E la cosa non era cos&igrave; scontata, perch&eacute; uno degli aspetti pi&ugrave; interessanti era la crescita di quei piccoli campioni. Si riparte dall&rsquo;infanzia dei nostri eroi, magari usando riferimenti calcistici pi&ugrave; puntuali e una grafica migliore. Reboot &egrave; il termine inglese che viene usato per dire che si tratta di una rimasticatura, ma sul successo dell&rsquo;operazione ci sono pochi dubbi. L&rsquo;inventore della serie aveva affermato di avere modellato, dal punto di vista calcistico, Holly su Johan Cruijff, anche se a ben vedere quasi tutti i giocatori del cartone sono giocatori totali e si fanno senza problemi novanta metri palla al piede buttando gi&ugrave; a spallate ogni marcatore. Ecco, forse il modello tattico non era Michels. In ogni caso un cult anche per i calciatori veri, che citano puntate e azioni della serie come se parlassero di partite vere. Con un segreto dichiarato: fra repliche, dvd, canali tematici, eccetera, di Holly e Benji parlano con la stessa competenza un cinquantenne e un dodicenne.       

In aprile la quinta serie del cartone animato calcistico pi&ugrave; amato del mondo, con tutti i protagonisti pi&ugrave; famosi. Che ripartono da zero...

Holly e Benji tornano bambini

L'unica telecamera che seguiva le loro gesta s'&egrave; rotta e, con buona pace della nuova generazione di ragazzini che li guarda e sogna con loro, Holly e Benji hanno dovuto interrompere la folle corsa settimanale lungo il tragitto della Parigi-Dakar dissimulato in campetto da calcio in una partita che a regola veniva completata in 12 puntate. Molti di loro, liberati dai rispettivi club, ne hanno approfittato per venire in Italia anche se c'&egrave; da dire che da un bel po' di tempo erano sotto gli occhi vigili dei dirigenti di Serie A. Niente pi&ugrave; Draxler, niente pi&ugrave; G&ouml;tze. Beppe Marotta e Massimiliano Allegri hanno trovato il loro nuovo numero 10 in Oliver Hutton, inteso Holly. Il giapponese &egrave; arrivato a titolo gratuito cos&igrave; come gli altri colleghi e ha firmato un triennale, presentandosi in conferenza stampa con un pallone e rispondendo alle domande dei giornalisti sempre con le stesse parole: &laquo;&Egrave; il mio migliore amico&raquo;. Roma e Milan non sono riuscite a trovare l'intesa per il passaggio di Romagnoli, ma i tifosi rossoneri possono stare comunque tranquilli. Pare che Mihajlovi&#263; abbia perso la testa per Bruce Harper, vedendo in lui delle qualit&agrave; - come la parata di faccia - che in pochi al giorno d'oggi hanno. Il carisma non &egrave; dalla sua parte, ma il tecnico serbo ha fatto capire che ci lavorer&agrave;. Intanto il difensore ha detto di non volersi staccare dall'amico Holly, chiss&agrave; se riuscir&agrave; a stare a Milano fino alla fine del mercato. Paulo Sousa sogna il tridente. Via Gomez, passato al Besiktas, dentro Lenders. Attaccante esplosivo e dall'imponente fisico, se il portoghese riuscir&agrave; a gestirlo anche a livello caratteriale, beh, possiamo dire di avere gi&agrave; il prossimo capocannoniere di Serie A. Intanto Pepito Rossi e Federico Bernardeschi, i nuovi partner di Mark, scortandolo in allenamento, hanno assicurato di avere a che fare con un genio. Si dice che abbia una conclusione spaventosa, da lui chiamata 'tiro della tigre', e che in Giappone abbia provocato numerosi feriti. Nel frattempo, si diverte a farsi riprendere con lo smartphone mentre mostra tutta la propria potenza in una sfida a distanza con Hulk dello Zenit.  Dell'Inter l'acquisto pi&ugrave; talentuoso. Si tratta di Julian Ross che, stando a Roberto Mancini, ha le capacit&agrave; per ricoprire quasi tutti i ruoli del campo. Ci si ricorda di lui per un problema cardiaco che ne ha minato le possibilit&agrave; di diventare uno dei primi tre del panorama europeo, accanto a Messi e Cristiano Ronaldo. Ora prover&agrave; il rilancio in nerazzurro, speriamo bene e che non sia staffetta. Esprimiamo la nostra perplessit&agrave;, invece, sul mercato in entrata della Roma. L'arrivo di Szcz&#281;sny, che anche &egrave; un buon portiere, ha difatti bloccato quello di Benjamin Price. Sabatini ha esposto giustamente le sue ragioni, affermando di non essere particolarmente favorevole a tutti quelli che in campo indossano il cappellino. Benji, in virt&ugrave; della vecchia amicizia che lo lega a Rafa Benitez, &egrave; finito al Real Madrid e si giocher&agrave; un posto da titolare con Keylor Navas dopo l'addio di Casillas. L'eccentrico presidente Ferrero, vista la particolare piega che sta assumendo la guida di Walter Zenga alla Samp, ha preso in mano la situazione, scegliendo di affiancare un allenatore in seconda all'Uomo Ragno. Lui &egrave; Roberto Sedinho, ex giocatore brasiliano che ha dovuto abbandonare la carriera anzitempo per un problema alla vista. Infine, &egrave; da sottolineare il doppio colpo del Brescia che, in un raptus di malinconia gentilmente offerto dall'assenza dei Filippini, ha ripiegato su un'altra coppia di gemelli, i Derrick. Jason e James, per&ograve;, non saranno a disposizione del nuovo mister Boscaglia fino ai primi mesi del nuovo anno. La 'catapulta infernale', pregevole gesto acrobatico e loro marchio di fabbrica, gli ha fatto partire i crociati.  @damorirne

2 risultati per 'holly-e-benji'

Holly e Benji tornano bambini

Holly e Benji, i campioni arrivano in Italia